In occasione dei 150 anni dalla sua nascita, a Praga nel 1868, e a 80 anni dalla promulgazione delle Leggi razziali in Italia, il Museo Ebraico di Roma e il Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco ospitano la mostra “Ludwig Pollak. Archeologo e mercante d’arte (Praga 1868 – Auschwitz 1943). Gli anni d’oro del collezionismo internazionale. Da Giovanni Barracco a Sigmund Freud”.
Museo Ebraico di Roma e Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco
5 dicembre 2018 – 5 maggio 2019
Grande esperto di antichità, grande archeologo e abilissimo mercante d’arte, Ludwig Pollak è ricordato anche per importanti scoperte archeologiche, tra cui il ritrovamento del braccio originale del Laocoonte.
La sua appartenenza al mondo culturale e religioso ebraico, oltre alla comune passione per l’archeologia, ha inoltre favorito i suoi legami di amicizia e collaborazione con eminenti personalità della cultura viennese di fine secolo, in particolare con Sigmund Freud ed Emanuel Loewy. Purtroppo l’origine ebraica ha anche comportato un suo progressivo isolamento, a partire dagli anni ’30 del Novecento, con l’espulsione nel 1935 dalla Biblioteca Hertziana e, infine, il tragico epilogo della sua vita nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, dove fu deportato con la moglie e due figli, vittima dei rastrellamenti di Roma del 16 ottobre 1943.
Di grande interesse sono perciò le testimonianze relative ai suoi rapporti con l’ebraismo: dalle radici nel mondo askenazita praghese, al viaggio in Palestina agli inizi del ’900, dall’interesse per le opere di judaica, con la riproduzione integrale dell’Haggadà Prato, capolavoro dell’arte miniata spagnola del secolo XIV, alla drammatica narrazione della sua tragica fine.
Mostra a cura di Orietta Rossini e Olga Melasecchi.